CONFIGURAZIONE HARDWARE - CPU E Scheda MADRE
Il cuore di un computer è senz'altro la cpu, ovvero il microprocessore centrale che si occupa di quasi tutti i procedimenti di calcolo del sistema. In sostanza è una piastrina di silicio contenente circuiti altamente miniaturizzate e in grado di compiere moltissime operazioni al secondo e di comunicarle all'esterno attraverso particolari canali.
E' indubbio che, parlando di editing video, il processore ricopra un ruolo fondamentale nell'elaborazione delle immagini, degli effetti e di tutto ciò che ha bisogno di essere calcolato. Quando infatti si va a renderizzare un video, con le tendine, gli effetti, ecc... il software di editing comunica al processore su quale materiale deve lavorare e quali calcoli fare e gli scarica l'onere di creare il filmato finale. La velocità della cpu, pertanto, è uno dei primi aspetti da considerare.
Vi sono casi in cui la scheda di acquisizione monta dei chip dedicati ai calcoli video per il rendering e che permette di evitare il grosso del lavoro al processore. Inizialmente si trattava di chip M-Jpeg, un codec molto performante ma ormai datato. Ora si parla delle così dette schede Real Time (tempo reale) che sono in grado di gestire più canali/flussi video DV contemporaneamente, oltre agli effetti e le transizioni, senza l'aiuto della cpu.
Nel caso non si disponga di tali schede, che non richiedono processori di elevata potenza, conviene valutare attentamente la potenza del processore che verrà montato sul sistema.
Naturalmente è difficile dare nomi e numeri, considerata la velocità con la quale i processori si alternano sul mercato. Sintenticamente si può affermare che, benché si possa lavorare anche con meno, un processore con una velocità di clock attorno ai 1000/2000 Mhz è una buona base di partenza, migliorabile ma certamente funzionale. Volendo aumentare la disponibilità di potenza è sempre consigliato acquistare il processore appena inferiore rispetto all'ultimo uscito. In questo modo si riesce ad ottimizzare i costi e ad allontanare l'obsolescenza.
Per quanto riguarda la piastra madre, la scheda sulla quale si monta la maggior parte dei componenti di un computer (cpu, memoria, controller, ecc...), la cosa determinante è che sia stabile e funzionale con un chipset aggiornato e certificato sia col processore sia con la scheda di cattura ai quali la abbineremo. Quando si fa editing video si tende a sovraccaricare il sistema con periferiche, dischi rigidi e schede di vario tipo per cui una motherboard affidabile è certamente un elemento importante.
IL DISCO RIGIDO
L' hard disk è certamente uno dei componenti più importanti per progetti di editing video. Lavorare col video vuol dire sfruttare molto le risorse di memoria di massa e la loro velocità diventa un'esigenza imprescindibile.
Infatti, oltre all'enorme quantità di informazioni che devono essere immagazzinate per un contributo video, il continuo spostamento di dati e il movimento frenetico a cui sono sottoposte le testine di lettura è spesso causa di un veloce deterioramento dell' hardware. E' meglio quindi spendere un po' di più ed acquistare dispositivi con provate qualità ed affidabilità piuttosto che veder perso il proprio progetto a causa di un guasto. E non succede solo agli altri...;)
Prima di scegliere il disco rigido si deve affrontare la critica scelta della tecnologia di interfaccia di cui dotarsi. IDE o SCSI? L'eterna domanda.
I sistemi comuni sul mercato montano tutti controller IDE (sempre integrati sulla piastra madre) anche perché ormai gli hard disk di questo tipo sono veloci e sufficientemente affidabili. Sono da preferire quelli con protocollo di trasferimento dati più moderno ATA66 o ATA100 (se il controller non è presente sulla scheda madre può essere acquistato separatamente e montato su uno slot PCI) con 2mb di buffer e velocità di rotazione di 7200 giri. Alcuni modelli arrivano ai 10.000 rpm, davvero una raffinatezza! Questa tecnologia è limitata dal fatto che al massimo si possono montare 4 HD su un sistema e che il controller che li gestisce deve appoggiarsi alla cpu centrale per funzionare.
Concettualmente diverso il caso dei dischi rigidi SCSI. Benché i prezzi siano più alti e lo standard non sia così comune, se si ha bisogno di grande affidabilità e la gestione di più periferiche contemporaneamente non si può che scegliere un sistema SCSI. Sua caratteristica infatti è quella di poter collegare molti dispositivi in cascata (sino a 15) e di comandarli in maniera indipendente, senza che il controller carichi di lavoro la cpu centrale. Questo permette, per esempio, di lavorare su un video mentre si masterizza un CD, senza temere di compromettere i due processi. Inoltre avrete sempre spazio per HD e periferiche aggiuntive.
La soluzione SCSI è più costosa anche perché è indispensabile l'acquisto di una scheda dedicata (il controller SCSI) che nella maggior parte dei casi non è incluso nella piastra madre. Conviene quindi optare per lo SCSI se si hanno intenti professionali e si vuole affidabilità e prestazioni senza badare troppo ai prezzi.
Per entrambe le tecnologie è comunque consigliato l'acquisto di più dischi (almeno due) sia per prevenire che il guasto di uno di essi blocchi il lavoro che per dividere sistema operativo e file di cattura video. Infine accenniamo ad una soluzione interessante, spesso adottata dai professionisti del settore. Si tratta dei così detti "disk array" o RAID, ovvero batterie di hard disk in parallelo (quasi sempre SCSI ad elevate performance) che lavorano in diverse modalità consentendo accessi più rapidi, sicurezza sui dati e salvaguardia da crash di sistema. Esistono anche software freewere creati appositamente per realizzare RAID casalinghi con i dischi EIDE del proprio PC.
LA MEMORIA RAM
La RAM (Random Access Memory) è la memoria con cui interagisce tutto il sistema e che permette il compimento di operazioni di calcolo. Interagisce quindi in continuazione col processore e naturalmente la sua velocità e la sua capienza sono direttamente proporzionali alle prestazioni.
In linea di massima la RAM non è mai abbastanza. Più si è in grado di montarne sul sistema e meglio è. La RAM rende veloci i processi di rendering, i calcoli degli effetti video e della loro preview a monitor, oltre che sveltire il caricamento del software. Coi prezzi in che si alzano e si abbassano in continuazione conviene aspettare il momento buono e fornirsi di 512 MB.
Per quanto riguarda le differenti tipologie di memoria, forniamo un elenco con una breve descrizione.
SIMM: sono le memorie che venivano montate sui sistemi Pentium di vecchia data con prestazioni basse e con la particolarità che, essendo a 32 bit, per appoggiarsi al bus da 64 bit della piastra madre, dovevano essere sempre montati in coppia.
SDRAM PC66: Sono moduli ormai obsoleti non più prodotti e utilizzati nelle prime piastre madri dotate di socket 7.
SDRAM PC100: Per ora è la tipologia più utilizzata per sistemi che lavorano a 100 Mhz anche se sta lentamente scomparendo dal mercato per lasciare il posto ai moduli PC 133.
SDRAM PC133: Lavorano alla frequenza di 133 Mhz e i tempi di accesso sono davvero bassi (attorno ai 7 ns). Inoltre un efficacie controllo per l'integrità dei dati e da questo deriva sicurezza e stabilità anche per applicazioni server.
DDR: significa "Double data rate" e identifica una tecnologia che permette di sfruttare in maniera doppia ogni ciclo di clock. Questo vuol dire che sono molto performanti e che la loro capacità di trasferimento è all'incirca doppia.
Memorie Rambus: nuova tipologia introdotta con l'avvento del Pentium IV. A seconda del modello le Rambus possono lavorare a 300, 356 o 400 Mhz e anch'esse sono capaci di raddoppiare il flusso di dati gestiti.
IL SOFTWARE
Essenzialmente i consigli per predisporre il software del proprio sistema sono due.
Primo: quando comprate il dispositivo di cattura, valutate attentamente il software fornito in bundle. Non di rado il valore dell'acquisto è in buona parte (se non in gran parte) determinato dal software. Guardate quanti programmi sono in dotazione, che siano versioni complete (o perlomeno comprendente le funzioni che vi interessano), che siano aggiornati e che contengano i driver per la versione del vostro sistema operativo.
Questo è già un buon inizio. Potremmo trovarci con Adobe Premiere per l'editing senza aver aggiunto un soldo in più all'acquisto della scheda di cattura.
Da sottolineare che non è vero che la scheda è sempre ottimizzata solo per il software offerto in bundle. Sicuramente vi sono programmi realizzati o commissionati dallo stesso costruttore della scheda, che si interfacciano in maniera dedicata. In teoria però, se si tratta di un buon prodotto, ogni software di editing dovrebbe farlo funzionare bene dato che entrambi si appoggiano alle librerie di Windows. Comunque da valutare anche la compatibilità del proprio dispositivo con il software scelto.
Con l'introduzione del DV e delle schede firewire sul mercato sono comparsi pacchetti economici che non comprendono software di editing. In questi casi sono sufficienti driver aggiornate e un qualsiasi programma di montaggio.
Un discorso a parte si deve fare anche per le schede Real Time che spesso contengono chip creati appositamente per velocizzare funzioni di uno specifico software (tipicamente Premiere o Media Studio). La compatibilità di questi dispositivi è di norma subito verificabile poiché il software è fornito in bundle e risulta naturale che senza di esso non si hanno i vantaggi del realtime.
Secondo consiglio: è bene che il parco programmi a nostra disposizione sia ben fornito; non si sa mai quando potrebbero essere utili programmi per gli effetti speciali, plug-in per Premiere, programmi editing audio, di compositing, ecc... In questa ricerca ci viene in aiuto il mondo dellosharewere. Anche il digital video è diventato terreno fertile per questo tipo di software. Vi sono parecchi programmi interessanti, scaricabili dalla rete e sperimentabili per un certo periodo di tempo. Di norma, inoltre, i prezzi sono bassi e i programmi tenuti aggiornati.
Un' ultima ma importante osservazione: se avete intenzione di realizzare materiale per la vendita o che abbia un fine lucroso, è necessario possedere le versioni registrate dei software che vengono utilizzati e le relative licenze. Valutate anche questo prima di acquistare un software (o la scheda di acquisizione col software già in bundle).
Per quanto riguarda il sistema operativo facciamo alcune osservazioni.
Il nostro consiglio è quello di montare Windows XP Professional 0 Win7 che ha merito di essere stabile e funzionale e di supportare la FAT NTFS consentendo ai file AVI di superare il limite dei 4 GB. Il vantaggio principale è comunque quello che un eventuale crash non comporta il riavvio del sistema ma solo la chiusura dell'applicazione interrotta
Il monitor VGA
Per quanto riguarda il monitor, a livello consumer si può lavorare anche con un 14/15 pollici ma agli appassionati videomaker non possiamo consigliare monitor inferiori ai 17 pollici. Uno schermo di queste dimensioni (o un LCD da 15 pollici, che possiede la stessa area visiva) permette di lavorare a 1024x768 in condizioni ottimali, consentendo un controllo migliore sui programmi aperti. Infatti non di rado ci si ritrova con due o tre programmi di video/grafica contemporaneamente attivi sul monitor e i benefici di uno schermo ampio si faranno sentire.
Editing video vuol dire tante ore davanti al PC, dunque consigliamo la scelta di un monitor LCD che non crea i problemi del tubo catodico e occupa molto meno spazio; i prezzi sono scesi parecchio e un 15 pollici è decisamente un buon investimento.
Il monitor RGB
Non è certo indispensabile ma alcune schede di cattura lo richiedono. Certi dispositivi infatti realizzano un video overlay solo se la scheda grafica del sistema su cui è montata supporta determinate specifiche (ad esempio DirectDraw di Windows) e quindi, nel caso non le supporti, è necessaria un' uscita video per visualizzare i contributi. Peraltro la resa su monitor VGA spesso è scadente sia per fluidità che per qualità di immagine (nonostante il video sia perfetto in fase di riversamento). In questo caso è caldamente consigliato l'uso di un monitor RGB che collegato all'uscita video/audio del dispositivo di cattura (o di quella grafica se stiamo usando un semplice socket firewire), ci permette di vedere la resa del risultato finale.
In sostituzione di un monitor (che non sempre costa poco) può essere utilizzato un televisore dotato di attacchi in input video composito RCA (videoIN audioIN) o SCART.
La scheda grafica
La potenza della scheda grafica installata sul sistema risulta importante per quanto riguarda la gestione del flusso video su monitor che deve essere visualizzato in maniera corretta assieme agli altri elementi grafici del sistema operativo. Quindi quantità di RAM della scheda e velocità di trasferimento dati sono elementi da tenere in considerazione. In risposta a queste due esigenze si può sottolineare come giochi ed applicazioni 3D abbiano portato le schede grafiche a montare enormi quantità di RAM e come la tecnologia AGP dei bus moderni abbia superato decisamente i valori di data rate richieste dai video.
Per quanto riguarda la fase di editing, in particolare il rendering, la scheda grafica non influisce in modo determinante sulle performance del sistema. Detto questo, la stragrande maggioranza delle schede in commercio va bene.
La scheda audio
La scheda audio è un dispositivo ormai d’obbligo su tutti i sistemi standard. Lavorando con schede come Firewire il flusso audio viene trasferito assieme a quello video per cui non servono connessioni di cavi per la registrazione ma per sentire e gestire la componente sonora occorre un dispositivo capace di riprodurla.
Da notare che quasi sempre, passando da una di queste schede, la qualità del segnale che viene codificato è di 44.1 kHz anche se sulla videocamera DV è stata registrata una qualità di 48 kHz. (di contro non tutti i programmi di editing trattano un segnale superiore ai 44.1 kHz).
Il chip di decodifica audio, nella maggior parte dei sistemi, si trova sulla piastra madre ed è già pronto per l'uso; esistono però dispositivi più raffinati e qualitativi per ricreare effetti ambientali e multidimensionali e che possiedono uscite ed entrate digitali.
Ultimamente infatti il mercato delle schede audio si è arricchito di apparecchi che permettono la simulazione 3D, il che costituisce la nuova frontiera del cinema domestico. Per fare montaggio video con con i più diffusi programmi di editing è comunque sufficiente una scheda audio stereo.
Il masterizzatore
Il masterizzatore DVD/CD-R DVD/CD-RW è uno strumento che si rivela utilissimo quando il sistema è utilizzato per fare editing video. L'enorme quantità di dati audio/video memorizzata sui dischi necessita di uno sistema di backup rapido, sicuro e duraturo. Non da meno è la necessità di creare produzioni video-multimediali digitali fruibili dalla maggior parte della gente. Il videomaker può semplicemente creare VideoCD e Super VideoCD che sono compatibili con quasi tutti i lettori DVD casalinghi, sempre più diffusi. Inoltre la qualità di un VHS degenera col tempo mentre la durata di un supporto come il DVD/CD è 10 volte superiore.